“Viaggiare è un modo diverso di vedere le cose” diceva Proust ed è proprio quello che succede a chi cammina sulle orme di Don Bosco: un cammino di quasi 200 km tra storia e paesaggi, vini e buon cibo, dal centro di Torino al fiume Po, dalle pendici di Superga alle colline del Chierese, fino alla basilica del Colle, dove la storia del santo dei giovani cominciò, dentro una casetta rurale all’inizio dell’Ottocento.
Vedere le cose in modo diverso consente di scoprire una inattesa varietà di paesaggi che fanno di questo territorio un unicum in Italia: dalla Torino colorata e ciarliera del mercato di Porta Palazzo alle animate rive del Po, dai boschi della collina ai vigneti sui crinali, dal centro storico di Chieri alle Terre dei Santi.
Un cammino per gli escursionisti ma anche per tutti coloro che desiderano conoscere lo spirito e la storia dei luoghi attraversati da Giovanni Bosco e dai suoi ragazzi, accolti in quel rivoluzionario progetto educativo rappresentato dall’Oratorio di Don Bosco.
Il Cammino Don Bosco, promosso da Città Metropolitana di Torino, Comune di Chieri e Famiglia Salesiana, è stato realizzato dall’ASD Nordic Walking Andrate nell’ambito del Progetto Strade di Colori e Sapori.
“Siccome poi facevamo frequenti camminate in luoghi anche lontani, così io ne descriverò una fatta a Superga, da cui si conoscerà come si facevano le altre. Raccolti i giovani nel prato e dato loro tempo di giuocare alquanto alle bocce, alle piastrelle, alle stampelle, si suonava un tamburo, quindi una tromba che segnava la radunanza e la partenza. Si procurava che ognuno ascoltasse la messa e poco dopo le 9 partimmo alla volta di Superga. Chi portava canestri di pane, chi cacio o salame o frutta od altre cose necessarie per quella giornata. Si osservava silenzio sin fuori delle abitazioni della città, di poi cominciavano gli schiamazzi, canti e grida, ma sempre in fila e ordinati”.
da “Memorie dell’Oratorio” di Giovanni Bosco