Albugnano conta oltre 530 abitanti e dista 34 km da Torino. L’abitato fu fortificato dai Marchesi del Monferrato, ma delle sue mura -distrutte dai Francesi- non restano tracce. Le vicende del comune si intersecarono strettamente con quelle della Canonica di Vezzolano, che vantava diritti sul territorio, progressivamente ceduti a vari feudatari. Passato ai Savoia dal XVII secolo, il borgo divenne feudo dei canonici fino al 1800, anno in cui gli enti religiosi vennero soppressi da Napoleone Bonaparte

Luoghi di interesse

La Canonica di Vezzolano, complesso religioso in stile romanico con elementi gotici, rientra i più importanti monumenti medievali del Piemonte. Comunemente conosciuta come Abbazia di Vezzolano, anche se si tratta -almeno nella seconda parte della sua storia- di una canonica, dove membri del clero secolare -quindi non monaci- conducevano una vita comune. Venne costruita fra il XII e il XIII secolo e successivamente rimaneggiata. La facciata ha tre diversi ordini di colonne: i primi due sormontati da architravi, l’ultimo da archetti. Nella lunetta del portale, una scultura rappresenta la Madonna in trono fra un angelo e un devoto mentre in corrispondenza della bifora nel secondo ordine di colonne possiamo ammirare il Redentore fra due angeli. La decorazione scultorea contiene autentici capolavori, come le figure dell’Annunciazione, ai due lati della finestrella centrale dell’abside. L’elemento scultoreo di maggiore interesse è il grande jubé, un tramezzo decorato con sculture in altorilievo, che all’interno della navata centrale separava l’area destinata al clero da quella in cui trovavano posto i semplici fedeli. Nella decorazione pittorica del chiostro sono particolarmente interessanti la Madonna in trono col Bambino, l’Adorazione dei Magi e il Contrasto fra tre vivi e tre morti.

I servizi di apertura e di accoglienza ai visitatori della Canonica di Vezzolano sono garantiti dai volontari della Rete Romanica di Collina (associazione InCollina).

La Chiesa di S. Giacomo Maggiore (XV secolo), che conserva tele di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo e un paliotto dei Solari. Nel cimitero si trova l’antica chiesa romanica di S. Pietro.