Escursione fino al Colle, per la casa natia di S. Domenico Savio e attraversando la campagna tra Chieri, Riva presso Chieri e Buttigliera d’Asti.

Partenza: Chieri, piazza Duomo (283 m)
Arrivo: Basilica del Colle Don Bosco (260 m)
Lunghezza: 19,0 km
Dislivello: 146 m
Difficoltà: escursionistica, percorso pianeggiante
Ristoro: lasciata Chieri non ci sono possibilità di ristoro fino al Colle Don Bosco
Acqua: a Chieri fontanelle in via Tana, piazza Duomo, Chiesa San Domenico e due in via Buttigliera tra il cimitero e le scuole. In seguito fontanella a San Giovanni di Riva (casa di San Domenico Savio) e 3 fontanelle al Colle Don Bosco

Descrizione

Partendo da piazza Duomo (I) proseguire in via Vittorio Emanuele passando a destra sotto l’arco fino a San Filippo (Centro Visite Don Bosco) per raggiungere la Chiesa di San Domenico. Salire in via delle Rosine, svoltare a sinistra in via Avezzana, poi subito a destra in via Albussano, attraversare corso Matteotti e proseguire diritto in via Buttigliera. Dopo circa 1 km, giunti al cimitero, proseguire sul lato sinistro della cinta cimiteriale lungo via Pirandello, fino ad arrivare su un ampio parcheggio; qui si svolta a sinistra per raggiungere strada vecchia di Buttigliera che poi si segue a destra – percorrendo la pista ciclabile – sino alla rotonda, raggiunta dopo circa 1,8 km di cammino. Attraversare per proseguire sulla strada asfaltata a sinistra della Cascina Robbio (passando di fianco ad ampi recinti per animali) superando il Rio di Cesole e il Rio Moano; seguire l’asfalto che vira a destra (tralasciando la deviazione verso Cascina Riviera) accanto ad ampi recinti, svoltando ancora a destra dopo circa 400 m per poi continuare diritto fino a incrociare la SP121 Riva presso Chieri-Arignano in frazione San Giovanni, distante circa 4,2 km dalla Cascina Robbio. Attraversata la provinciale e la frazione (via Don Bosco), camminare per quasi 1 km arrivando prima alla casa natale di San Domenico Savio, poi all’intersezione con la SP32 Riva presso Chieri-Buttigliera d’Asti. Prestando molta attenzione, passare sul lato opposto della provinciale, percorrere una ventina di metri verso sinistra e svoltare a destra su una stradina sterrata adiacente all’area industriale (ex Embraco). Descrivendo un ampio arco verso sinistra, si raggiunge una strada con una bella alberata di querce che, lasciata sulla destra la Cascina Martina, conduce a incrociare uno sterrato dopo 1,5 km di cammino. Svoltare a destra, per poi proseguire diritto sull’interpoderale lasciando sulla destra le Cascine Corna e Serramena e più avanti una strada asfaltata. Poco oltre, bello scorcio panoramico che a sinistra spazia dal campanile di Buttigliera alla catena delle Alpi, mentre a sinistra ci regala una curiosa prospettiva sul Colle Don Bosco. Ignorata ancora una deviazione a destra che porta a un cascina, si giunge dopo oltre 3,5 km in località Croce Grande della frazione Crivelle, dove si incrocia la SP16. Attraversata la provinciale, proseguire diritto per 100 m, poi svoltare a destra e seguire la stradina che scende tra i prati (vista del Colle sullo sfondo). Ignorare la prima stradina a destra per continuare a scendere sulla destra al successivo incrocio. Tralasciare le successive deviazioni a sinistra e arrivare a un quadrivio (a circa 2,4 km dal bivio di Croce Grande) in prossimità di un ponte. Qui il percorso si congiunge con quello della Tappa 3 del Cammino medio, cui si rimanda per la descrizione del tratto finale dell’itinerario.

Sulle tracce di Don Bosco

San Domenico Savio e San Giovanni Bosco

Domenico Savio nacque in una cascina di San Giovanni di Riva il 2 aprile 1842 dal fabbro Carlo e da Brigida Gaiato, sarta. Secondo di dieci fratelli, venne battezzato nella chiesa parrocchiale di Riva il giorno stesso della nascita. Oggi l’intero complesso è stato trasformato in un Centro di spiritualità e accoglienza, ma la casetta natia è ancora visitabile: sono aperti ai visitatori la cappellina ricavata dall’antico locale della cucina, un piccolo museo che riproduce la bottega del padre, la stanza dove nacque Domenico con gli originali pavimenti di mattone e la stanzetta dei bambini. Il futuro santo visse nel luogo natio fino al novembre 1843, quando i Savio si spostarono a Morialdo, frazione di Castelnuovo d’Asti, dove rimasero fino al febbraio 1853, quando si trasferirono a Mondonio. Il 2 ottobre 1854, alla festa della Madonna del Rosario, il dodicenne Domenico incontrò Don Bosco ai Becchi: fu la tappa decisiva per il suo cammino verso la santità, poiché Domenico in tale occasione chiese di essere ammesso nell’Oratorio, manifestando il desiderio di diventare sacerdote. Il ragazzo venne quindi accolto a Torino, a ragione delle doti eccezionali di anima e di intelletto sotto la guida spirituale di Don Bosco. Vi rimase fino al marzo 1857, quando a causa di una grave malattia dovette tornare a Mondonio, dove morì il 9 marzo 1857. I suoi resti mortali riposano nella Basilica di Maria Ausiliatrice a Torino. Il 12 giugno 1954 venne proclamato Santo da papa Pio XII , nella Basilica di San Pietro in Roma. La sua festa si celebra il 6 Maggio e lo si considera «protettore delle mamme in attesa». Presso la casa natia fu eretto nel centenario della morte un monumento in suo onore.

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