Tra splendidi vigneti e vallette fino al Colle Don Bosco, passando per la Cascina Moglia e la frazione Serra di Buttigliera d’Asti.
Note Tecniche
Partenza: Arignano, frazione Tetti Chiaffredo (345 m)
Arrivo: Colle Don Bosco (245 m)
Lunghezza: 16,6 km
Dislivello: 247 m
Difficoltà: escursionistica, percorso lievemente ondulato
Ristoro: non ci sono possibilità di ristoro
Acqua: 3 fontanelle al Colle Don Bosco
Descrizione
In prossimità della Cascina Rivolasso, nel punto V2 attraversare la SP Moncucco-Arignano e dopo pochi metri, vicino a una splendida vigna, imboccare una carrareccia in leggera discesa che porta a un piccolo rio; di qui si risale costantemente fino a incrociare sul crinale la carrareccia che dalla frazione Barbaso conduce a Mombello di Torino (svoltando a destra con una digressione di 200 m si raggiunge la graziosa chiesetta romanica di San Lorenzo, che merita una visita per il panorama). Attraversata la carrareccia, si ridiscende nel fondovalle costeggiando un rio; trascurare una prima deviazione a destra e prendere la successiva che tra campi coltivati porta verso la località Moglia. La carrareccia diventa asfaltata e dopo poco si giunge alla Cascina Moglia, percorsi 3,3 km dalla Cascina Rivolasso. Con altri 400 m e successiva svolta a destra, si giunge a incrociare nel punto N il percorso del Cammino di Don Bosco che arriva da Moncucco T.se (collegamento E-N). Proseguire diritto sull’asfalto fino a uno slargo in prossimità di un bivio: continuare sempre diritto sulla stradina che diventa poi un sentiero tra le vigne. Questo sbocca su una strada da percorrere in discesa fino ad attraversare la SP32. Risalire diritto seguendo l’asfalto per poi svoltare a sinistra e arrivare a imboccare immediatamente dopo – in prossimità di un agriturismo – una bella carrareccia che in breve conduce tra splendidi vigneti, con scorci panoramici spettacolari. Proseguire diritto fino a incrociare un’altra carrareccia (da seguire a destra percorrendo un ampio giro in senso orario) che conduce alla chiesa campestre di San Rocco e quindi al borgo di Lovencito di Moriondo T.se (chiesetta cimiteriale di origine romanica). Da qui si scende sulla strada asfaltata principale (oppure lungo una stradina abbastanza pendente che si imbocca a destra appena entrati nell’abitato) fino a incrociare e attraversare – dopo 4,4 km di cammino dalla Cascina Moglia – la SP119 che da Moriondo Torinese conduce a Castelnuovo Don Bosco. Proseguire sulla comoda carrareccia che dopo alcune centinaia di metri piega a sinistra verso l’abitato di Castelnuovo in prossimità della sede della Croce Rossa, per poi riprendere la direzione originaria verso Buttigliera. Dopo aver percorso poco più di 2 km si incontra la strada provinciale che da Castelnuovo conduce a Buttigliera d’Asti. Svoltare a destra e dopo un centinaio di metri sull’asfalto attraversare la provinciale e imboccare una carrareccia in leggera discesa che segue il corso del Rio della Valle. Dopo circa 1,4 km dalla provinciale deviare su un’interpoderale tra i campi coltivati e salire verso la frazione Serra di Buttigliera d’Asti, raggiungendo la strada asfaltata all’altezza del bivio per Cascina di Serragrossa. Qui svoltare a sinistra seguendo l’asfalto e attraversando l’abitato fino all’ultimo gruppo di case, dove si gira di nuovo a sinistra scendendo tra ampi prati verso un quadrivio in prossimità di un ponte (qui si incontra la parte finale della Tappa 3 del Cammino basso, proveniente da Chieri). Proseguire a sinistra sempre su strada sterrata per giungere, superata una breve salita, alla Cascina Mainito, ora trasformata in maneggio (Circolo Ippico il Gelso) dopo poco più di 2 km di cammino dalla Serra. Proseguire per circa 500 m su strada prima inghiaiata poi asfaltata raggiungendo la SP33 per Capriglio. Svoltare a sinistra e percorrerla per un breve tratto, mantenendosi sul lato sinistro per prestare la massima attenzione al traffico e attraversandola in corrispondenza di un pilone votivo per raggiungere un cancello; lo si evita a destra su un piccolo sentiero al bordo dei campi che sbocca su una carrareccia che sale rapidamente al Colle (H).
Sulle tracce di Don Bosco
Cascina Moglia (Moncucco Torinese)
Caratteristica casa rurale che dal febbraio 1827 al novembre 1829 ospitò il giovane Giovanni Bosco, impegnato dalla famiglia Moglia come garzone di campagna. Recentemente restaurata a opera dei salesiani del primo Oratorio Don Bosco di Torino (Valdocco), accolse frequentemente, all’ombra di un gelso centenario, Don Bosco e i ragazzi che lo seguivano nelle celebri camminate.