Dall’Eremo dei Camaldolesi a Chieri

Dall’Eremo dei Camaldolesi al Duomo di Chieri, per la strada delle antiche ville.

Note tecniche

Partenza: Eremo dei Camaldolesi (621 m)
Arrivo: Chieri, piazza del Duomo (283 m)
Lunghezza: 12,2 km
Dislivello: 135 m
Difficoltà: escursionistica, percorso lievemente ondulato
Ristoro: non ci sono possibilità di ristoro fino a Pino T.se e poi a Chieri
Acqua: a Pino T.se fontanelle in piazza del Municipio e in via dei Colli (zona picnic), a Chieri fontanelle in via Tana, piazza Duomo e alla Chiesa di S. Domenico

Descrizione

Lasciata alle spalle la Torre (L) in direzione di Pino T.se deviare a destra sulla strada limitrofa al parcheggio dell’Eremo dei Camaldolesi, per poi scendere lungo la vecchia cinta muraria e proseguire sempre diritto ignorando la deviazione a destra sul Sentiero n. 32-GTC. Lasciare sulla destra la Cascina Margheria con i suoi bei pascoli e arrivare alla strada dell’Eremo dopo circa 800 m di cammino. Qui svoltare a destra, seguendo l’asfalto per poco più di 400 m prestando attenzione alle auto; ignorare la prima deviazione a sinistra (strada vicinale del Rosero) per svoltare a sinistra sulla strada Rio Martello. La strada scende leggermente per giungere alla borgata Tetti Rosero. Lasciare sulla sinistra la Cappella di San Michele, ignorare la deviazione a destra su strada Rosero e arrivare fino al segnale indicatore di via Rosero che poi si percorre a sinistra. Giunti al primo bivio continuare a destra su uno sterrato che sale fino a un ampio prato (Pian Mongino, punto panoramico), per poi raggiungere la SP Eremo-Pino T.se. Svoltare a destra seguendo la provinciale per 200 m, quindi scendere (dopo circa 2,1 km di cammino dal bivio della Cascina Margheria) a destra sull’ altro lato del medesimo prato, per poi dirigersi verso un albero isolato e inoltrarsi a sinistra nel bosco, sul cosiddetto Sentiero del Gallo (Percorso alternativo: non scendere sul Sentiero del gallo, seguendo a sinistra il sentiero n. 40 che sale verso Pino T.se, tralasciare il bivio a destra che conduce all’Osservatorio astronomico, quindi giungere all’abitato di Pino e proseguire a destra sulla strada S. Felice, fino a incrociare via Podio). Proseguire in leggera discesa fino alle prime case dell’abitato di Pino, arrivando in strada S. Felice. Svoltare a sinistra, percorrendo 200 m per poi svoltare a destra su Via Podio. Continuare diritto su questa strada, che passa sul crinale della collina, in leggera discesa, con bellissimi scorci panoramici su entrambi i versanti: Pecetto T.se a destra, Pavarolo, Montaldo T.se e Marentino a sinistra. Superata la Cappella del Podio, si prosegue sino al fondovalle passando accanto a una bella vigna e ignorando tutte le deviazioni (circa 450 m a valle della cappella arriva sulla destra il percorso della variante di questa Tappa). Qui, in corrispondenza di un piccolo stagno, svoltare a sinistra sullo sterrato di strada Moglia, superare la stradina d’ingresso alla Villa Moglia, e dopo 200 m girare a sinistra in strada Vallero superiore. La via sale e permette di ammirare dall’alto il complesso di Villa Moglia. Oltrepassare Villa Bruno (a 2,5 km circa dalla Cappella del Podio) e raggiungere con un tratto asfaltato un bivio sul retro dell’Istituto Bonafous (800 m da Villa Bruno). Qui proseguire diritto su sterrato (bel panorama su Chieri a sinistra), ignorando la discesa a sinistra per continuare in strada della Luigina. Superate Villa Luigina e Villa Brea, si incrocia la SP124 Pecetto T.se-Chieri (circa 1,5 km dall’Istituto Bonafous). Svoltare a sinistra e, prestando attenzione al traffico (alcuni tratti privi di marciapiede), entrare in Chieri seguendo viale Cappuccini e poi via Tana, fino a piazza del Duomo (I) (1,5 km dall’incrocio con la provinciale).

Sulle tracce di Don Bosco

Don Bosco a Chieri

Nel novembre 1831 Giovanni Bosco si trasferì a Chieri per frequentare le scuole pubbliche e successivamente il Seminario, stabilendosi a pensione presso la casa di Lucia Matta e lavorando come garzone, cameriere e stalliere. Sono anni di sacrifici, ma anche fondamentali per la sua formazione: arrivato sedicenne ragazzo di campagna, ne partirà ventiseienne, prete spiritualmente solido e preparato. Qui fondò con altri giovani la Società dell’Allegria, al fine di avvicinare alla preghiera e all’ascolto della messa i coetanei, utilizzando anche giochi di prestigio e acrobazie da saltimbanchi. A Chieri proseguì gli studi fino all’ottobre 1835, poi sostenne a Torino l’esame per prendere l’abito ed entrò al Seminario di Chieri, dove completò gli studi per diventare sacerdote. Nella Chiesa di San Domenico, Don Bosco celebrò la sua terza messa dopo l’ordinazione.

Centro Visite Don Bosco

(via Vittorio Emanuele II 63, Chieri, tel. 011/9428342-9428440, info@turismochieri.it) Il Centro Visite Don Bosco è interamente dedicato alla vita del santo e, in particolare, agli anni della gioventù trascorsi a Chieri e ritenuti una tappa fondamentale per la sua formazione religiosa e culturale. Il percorso museale è allestito al primo piano dell’ex Seminario San Filippo nella Stanza del sogno, il dormitorio dove Luigi Comollo, morto prematuramente, rivelò a Giovanni Bosco di essersi salvato, e conduce il visitatore in quattro differenti spazi tematici. Il primo è dedicato alla Chieri ottocentesca con la descrizione del contesto cittadino in cui visse il giovane Bosco sotto il profilo storico, culturale, religioso e sociale, mentre il secondo approfondisce il contesto scolastico e professionale in cui il santo si formò. Il terzo spazio riguarda il tema dell’amicizia e la Società dell’Allegria. L’ultima tappa è interamente dedicata agli anni che Don Bosco trascorse in seminario.

Itinerario Don Bosco a Chieri

(www.turismochieri.it, tempo di percorrenza 2 ore e 30 minuti) L’itinerario tocca tutti i luoghi legati alla figura di Giovanni Bosco (viale Fiume-vicolo Valimberti-piazza Cavour-via Palazzo di Città-via Vittorio Emanuele II n. 47-piazza Mazzini-ex Seminario Arcivescovile-Duomo-via della Pace-Chiesa di S.Domenico-Casa Morano).

Don Bosco a Pino T.se

Oltre a Don Bosco il paese di Pino T.se vide il passaggio di San Giuseppe Agostino Benedetto Cottolengo, fondatore della Piccola Casa della Divina Provvidenza, che nell’aprile del 1842 vi transitò per andar a morire a Chieri presso lo zio canonico. Inoltre, tra il 1856 e il 1857, due pinesi -Carlo Ghivarello e Giuseppe Lazzero- si ritrovarono tra i primi allievi del futuro santo a Torino e poi operarono nella costituenda Pia Società Salesiana. E ancora, tra il 1857 e il 1870 furono numerose le soste a Pino sulla strada di Chieri in occasione delle passeggiate autunnali, accolti dalla famiglia Ghivarello. Non certe e sufficientemente documentate furono invece le prediche di Don Bosco nella Chiesa parrocchiale di Pino, ad eccezione di quella dell’11 giugno 1865, Festa della SS. Trinità.

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