ANELLO DI MADONNA DELLA SCALA

Partenza e arrivo Strada del Verde (incrocio su Viale Cappuccini, possibilità di parcheggiare) – Chieri
Lunghezza km 9,5 – Dislivello + 181 m
Difficoltà escursionistica, percorso da pianeggiante a ondulato
Acqua fontanella presso parco pubblico – frazione Madonna della Scala

Seguire Strada del Verde per proseguire a sin dopo circa 370 m su stradina delimitata da sbarra. Percorsi altri 180 m svoltare a dx in prossimità di una quercia, seguendo interpoderale che si snoda tra i campi. Dopo 380 m oltrepassare un capanno adiacente ad un filare di viti, per poi prendere a sin su sterrato dopo 70 m (Via dei Tigli) accanto a una cabina. Superata una maestosa quercia svoltare a dx accanto alla recinzione di una casa, oltrepassando una sbarra e proseguendo in discesa. Percorsi 150 m svoltare a dx su Strada del Chiaventone, superare l’ex convento e raggiungere dopo circa 750 m un trivio. Seguire a sin Strada del Vibernone, ignorare la successiva stradina a sin per imboccare a sin dopo circa 300 m la Strada della Molina e poi svoltare a dx 200 m dopo in prossimità di Villa Rasero. Proseguire fino a incrociare Via Madonna della Scala (3,5 km dalla partenza, in prossimità di un parco pubblico). Svoltare a dx e attraversare la frazione Madonna della Scala prestando attenzione al traffico, superare a sin la bella Chiesa di Santa Maria della Scala e svoltare poi a sin su sterrato (indicazione ristorante Establo) dopo aver percorso circa 500 m dall’incrocio. Dopo circa 600 m svoltare a dx appena superato il ristorante (ex convento) camminando lungo la recinzione del medesimo, per proseguire su uno stretto sentierino lungo un campo, che a breve diventa una comoda interpoderale. Percorsi circa 880 m svoltare a dx su stradina in prossimità del Meandro San Felice (5,5 km dalla partenza). Giunti alla SP 123 svoltare a dx e proseguire per 600 m lungo il muro della Villa Passatempo prestando attenzione al traffico, per poi svoltare a sin su Strada Tetti Rocco. Salire per circa 700 m fino a incrociare Strada Tetti Marsino. Prendere a dx (bella vista su Villa Brea) per giungere dopo 700 m al trivio già attraversato all’andata. Proseguire diritto sullo sterrato di Strada del Chiaventone, per poi svoltare a sin dopo 450 m, salendo su un sentierino in prossimità di un boschetto che dopo circa 200 m giunge su Via degli Tigli. Qui svoltare a sin per raggiungere Viale Cappuccini dopo 300 m. Qui seguire a dx, prestando attenzione al traffico intenso, per guadagnare dopo poco più di 650 m la posizione di partenza.

I depositi fluviali limosi e argillosi del relitto del Meandro San Felice sono riconducibili alla parte iniziale del Pleistocene medio (corrispondente ad un intervallo di tempo successivo a 781.000 anni fa circa), rappresentando una traccia del modellamento fluviale operato dall’antico corso d’acqua (paleo-Po) quando questo defluiva a sud della collina torinese, dirigendosi verso est attraverso i rilievi dell’astigiano.

La Villa Il Passatempo delle Dame di Verrua venne costruita sul finire del 1600. L’edificio -circondato da un parco secolare, con viali che si inoltrano tra querce, pioppi cipressini, cedri e specchi d’acqua- rivela nelle sue linee insieme armoniose e severe il gusto neoclassico dell’epoca. Uno scalone a rampe simmetriche conduce al piano nobile, dal salone d’onore decorato con un’imponente vasca di marmo, un ampio camino rivestito da ceramiche delle antiche fabbriche piemontesi e una maestosa scultura lignea rappresentante la battaglia di Vienna del 1683.

ESPLORARE LA CHIOCCIOLA
PASSEGGIATA ATTRAVERSO L’ARTE, LA STORIA E LA CULTURA DI CHIERI

Partenza e arrivo Parcheggio di Piazza Europa – Chieri
Lunghezza km 3,5
Difficoltà turistica

Partire da Piazza Europa camminando lungo il lato adiacente il muro dell’Istituto Salesiano San Luigi dirigendosi verso le vestigia murarie dell’antico Forte della Rocchetta. Appena prima dei bastioni scendere lungo il passaggio pedonale, attraversare la Piazzetta Brigata Alpina Taurinense per poi svoltare a sin su Via Vittorio Emanuele II. Oltrepassare sulla sin la Chiesa di S. Margherita, l’oratorio San Luigi e la Cappella di S. Croce per raggiungere il Convento di San Domenico (ingresso chiesa su Via San Donato, ingresso chiostro su Via della Gualderia). Continuare su Via V. Emanuele II per svoltare a dx dopo 50 m in Via della Pace, dove al numero civico 8 si trova il Ghetto ebraico. Ritornare sui propri passi per riprendere a dx la Via V. Emanuele e giungere prima all’ex Convento San Filippo Neri (che ospita il Centro Visite Don Bosco e la StArt Gallery) e all’adiacente Chiesa barocca di San Filippo, quindi all’Arco di Piazza. Superato l’Arco (Piazza Umberto I) percorrere a dx la Via Carlo Alberto e raggiungere Piazza Mazzini per proseguire a sin in Via San Giorgio. Appena prima dei due bei palazzi che si affacciano sulla via (Palazzo Opesso e Palazzo Valfrè), salire a dx lungo la Via Giacomo Nel per arrivare alla Chiesa di San Giorgio (1,950 km dalla partenza) situata sul colle dove sorgeva il castrum medievale a difesa di Chieri. Scendere a sin della chiesa e percorrere Via S. Giorgio fino al numero civico 17, per poi scendere lungo una scala che conduce in Via Diverio, seguendola fino a Piazza Cavour (Chiesa di San Bernardino, Chiesa di Sant’Antonio). Attraversare la piazza e Via Vittorio Emanuele II, per proseguire su Via Palazzo di Città. Davanti al Palazzo Comunale svoltare a sin in Via Cottolengo, attraversare Via Balbo e raggiugere Piazza Duomo (Duomo e Battistero – Km 2,9 dalla partenza). Superata la Torre campanaria imboccare Via XX Settembre per poi svoltare in Via S. Domenico e raggiungere Piazza Umberto I. Superato l’Arco continuare su Via V. Emanuele II fino al Convento San Domenico. Quindi proseguire diritto per poi svoltare a dx su Via Roma. Appena prima della rotonda svoltare a sin per ritornare in Piazza Europa.

StArt gallery (via V. Emanuele II 63, Chieri)
Situata nell’ex Convento di San Filippo, la StArt Gallery -di prossima apertura- è una mostra permanente che ripercorre la storia di Chieri: la storia antica, il Medioevo e la città nel XV secolo, Il Cinquecento, il Barocco e la società del ‘700, l’età contemporanea e l’industria tessile.