Pino Torinese

Pino Torinese dista 11 km da Torino e conta circa 8.400 abitanti, ripartiti tra il centro urbano e varie frazioni (Cento Croci, Monte Aman, San Felice, Strada dei Colli-Panoramica, Tetti Gilardi, Tetti Menzio, Tetti Miglioretti e Valle Ceppi). Il capoluogo è situato tra il colle di Montosolo e il colle denominato Bric della Torre rotonda, sede dell’Osservatorio Astronomico e del Museo Infini-To. Sul Colle di Montosolo ergeva un castello, oggi ridotto ai resti di una torre a pianta quadrata.

Il primo nucleo abitativo risalirebbe al III-IV secolo d.C., successivamente le prime memorie documentate sono datate al 996, con riferimento ad una cappella curata dai monaci nonantolesi e a una casaforte sul colle di Montosolo. Questa venne fortificata dai Savoia intorno al 1250 ed intorno ad essa iniziò ad ampliarsi il paese. Come i centri vicini Pino attraversò poi un lungo periodo difficile, causato dalle guerre contro i francesi e aggravato dalle epidemie di peste, fino alla sottomissione definitiva ai Savoia. Da allora seguì le vicende storiche di Torino, consolidando inizialmente un’economia di carattere prevalentemente agricolo, impreziosita dalle “vigne” estive delle famiglie nobili. Successivamente sviluppò un’apprezzata vocazione residenziale, conservando peculiari valenze paesaggistiche. Parte del territorio è ricompresa nel Parco Naturale della Collina Torinese. Il territorio è inoltre riconosciuto dal 2016 com esito di interesse MAB Unesco.

Luoghi di interesse

La Chiesa Parrocchiale della Santissima Annunziata (1250 circa) in una delle zone più alte di Pino torinese (sul sagrato un cipresso centenario e un eccezionale belvedere) e il Monastero dei Carmelitani, suggestivi esempi di barocco piemontese.

Retta dai Carmelitani dal 1490 fino alla soppressione napoleonica del 1802, la chiesa -nella sua architettura attuale con l’annesso convento- risale alla seconda metà del ‘600. Al suo interno troviamo un coro ligneo del ‘500 e una moltitudine di stucchi realizzati dalle stesse Maestranze che operarono nella Reggia di Venaria Reale. L’organo Vegezzi Bossi è del 1858.

La Torre di Montosolo in località Torre Pino, dove fu edificato il più antico nucleo dell’attuale Pino Torinese. Di origine medievale, sorge in posizione strategica (militare, commerciale e politica) tra Torino e Chieri. Eretta su una rocca di forma quadrata, la parte inferiore risulta costruita con blocchi di pietra, il resto con grandi mattoni.

Il Castelvecchio, costruzione quadrata e solida, la cui facciata, semplicemente decorata da un cornicione sostenuto da mensole, non presenta merlatura e gli angoli sono muniti di belfredi o guardiole, più per ornamento che per difesa. L’interno presenta al pianterreno una sala in stile neo-medioevale. Originali e databili tra la fine del Seicento e i primi del Settecento sono gli affreschi dello scalone. Un passaggio coperto collega il “castello” ai coretti della cappella che si affaccia su strada S. Felice, ricca di pitture barocche.

Parco Astronomico Infini-TO

(Tel. 011 8118740 www.planetarioditorino.itinfo@planetarioditorino.it).

Situati sul Colle della Torre Rotonda a 620 m slm, il Planetario di Torino e il Museo dell’Astronomia e dello Spazio sorgono accanto all’Osservatorio Astronomico, originariamente collocato nel centro di Torino e poi trasferito a Pino Torinese tra il 1907 ed il 1912. Il planetario è interno al museo e ha 98 posti. Adottando le moderne tecniche espositive basate sull’interattività, offre al pubblico le più avanzate conoscenze sull’Universo. Oltre alla collezione del Museo è possibile assistere a spettacoli nel Planetario digitale, seguire visite guidate, percorsi di approfondimento e cimentarsi in esperimenti scientifici partecipando ai laboratori.

ll Museo delle Contadinerie e della cultura materiale

(Piazzale Boglione, Valle Ceppi – Tel 333 2743291 muscovol@gmail.com)

Il Museo assume la rotazione delle stagioni agricole quale criterio espositivo raccogliendo, restaurando e ambientando oggetti che appartengono al vissuto della piccola storia locale. E’ gestito dal Forum del Volontariato – Sportello Scuola Volontariato.

Nei pressi del Museo si trova la Chiesa della Beata Vergine delle Grazie, eretta nel 1630 per determinazione votiva in riconoscenza per l’immunità dalla peste. Vi si conserva una pregevole pala d’altare del 1752.