Sciolze conta circa 1.500 abitanti e dista 23 km da Torino, il toponimo pare derivare dal gentilizio latino “Sulcius”. Le prime tracce di insediamenti umani sul territorio collinare di Sciolze -armi di pietra, asce, punte di frecce- risalgono al tardo neolitico. Abitato successivamente in epoca romana, come testimoniato dai reperti archeologici rinvenuti in regione Castellaro. Donato prima dell’anno 1000 all’Abbazia di Nonantola, il territorio nel 1034 venne ceduto ai Conti di Biandrate, come comprovato da documenti conservati presso la Canonica di Vezzolano. In epoca medioevale l’abitato sorgeva sul colle di Fagnour. Nel XIII secolo divenne parte del libero Comune di Chieri. Nel 1312 il feudo di Sciolze passò agli astigiani Conti Roero, mentre nel 1631 fu ceduto al Ducato di Savoia. Nel 1706 Sciolze venne saccheggiata e parzialmente distrutta dall’esercito francese, con distruzione del campanile. Nel 1814, al termine del regime napoleonico, fu capoluogo del mandamento comprendente Avuglione, Bardassano, Cinzano, Marentino, Montaldo e Vernone.

Nel 1856 venne istituita una fiera annuale nel primo mercoledì di giugno, poi spostata dal 1864 al giorno successivo alla Festa di San Rocco -il 17 agosto- data che è stata mantenuta fino ad ora.

Nel corso del XIX secolo Sciolze divenne apprezzata località di villeggiatura per molte famiglie facoltose torinesi.

Luoghi di interesse

L’abitato di Sciolze è dominato da un’altura su cui in epoca medioevale sorgeva il Castello di San Severino (un tempo sede dove venivano eseguite le sentenze capitali), di cui non rimangono che alcuni resti delle mura, ora trasformato in una residenza signorile.

L’antica Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, risalente al 1400 e successivamente rimaneggiata fino al 1774 -anno della consacrazione- con l’altare maggiore in pietra di Gassino, quattro sculture lignee del XVIII secolo e un quadro raffigurante il Battesimo di Gesù. Nelle vicinanze della parrocchiale si trova la Chiesa della Confraternita dello Spirito Santo costruita intorno al 1630.

Dalla sommità del Colle di Fagnour (480 m slm) -a poca distanza dall’abitato in direzione Bardassano- si gode una splendida vista panoramica a 360° che propone nell’ordine il Monte Rosa, il Cervino, il Gran Paradiso, il Rocciamelone, il Monviso fino alle Alpi Liguri e alla prima parte degli Appennini. Domina il colle la Cappella di Santa Lucia – in passato nominata Santa Maria – che fu l’antica parrocchia di Sciolze fino al 1400 (con attiguo cimitero), su cui veglia un mandorlo secolare. All’interno della chiesa è conservata la storica pietra con iscrizioni che era originariamente collocata sul sagrato della stessa.

Poco oltre il Colle Fagnour si trova il Palazzo, dimora storica rustica risalente alla seconda metà del milleseicento con una splendida sala degli affreschi, una cantina seicentesca e un giardino che fa definire il Palazzo come il posto delle rose (www.villailpalazzo.com).