Area già abitata in epoca romana, con le prime documentazioni storiche che risalgono al 1153, quando era parte della Contea dei Cocconato. Dal 1500 appartenne ai Savoia, con avvicendamento di vari feudatari. Capriglio disponeva di un castello, distrutto fra il 1400 e il 1500, di cui rimangono i sotterranei che si sviluppano per tutta l’area centrale del paese.

Capriglio è il luogo natio di Margherita Occhiena, per tutti Mamma Margherita, madre di san Giovanni Bosco: in frazione Cecca è visibile la casa dove nacque il 1 aprile 1788 (oggi di proprietà privata), mentre nei pressi del palazzo municipale è visitabile il Museo Mamma Margherita, dedicato alla sua figura.

Luoghi di interesse

La Chiesa parrocchiale Natività della Vergine Maria, risale presumibilmente al 1500 ma di cui si ha traccia documentale solamente dal 1656. Ampiamente rimaneggiata ed ampliata in modo anomalo a metà del 1800, con altare di scagliola del 1759, opera di Cristofaro Solaro, mastro comasco.

Nel palazzo comunale come in alcune altri immobili privati sono conservati i soffitti in gesso, testimoni di una tecnica costruttiva del 1600-1700 caratteristica della zona.

Si segnalano, inoltre, due fonti sorgive  (Fonte Bacolla e Fonte Carabina) e il Geosito Paleontologico, databile al periodo del Pliocenico astigiano

Dal punto di vista produttivo, Capriglio è conosciuto per l’ecotipo “Peperone di Capriglio”, presidio Slow Food.